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Adolfo Brunacci (classe 1954) nasce sotto il segno dei pesci nella maremma Toscana. Lo spirito verace della sua terra d’origine e l’anima zingara d’artista che presto lo seguono a Roma, sua città d’adozione, segnano la cifra delle continue sperimentazioni che ne caratterizzano il lavoro nel campo dell’arte visiva. Fotografo, art director, film-maker, trova nella multimedialità la cifra ideale per manifestare la sua vena creatrice di artista globale. La sua principale attività, negli anni, ha assunto i tratti di una meditazione continua sul visibile, con l’obiettivo di trascendere la luce e il colore per catturare il singolo pensiero e fissarlo in immagine, all’insegna della totale liberazione del potenziale immaginativo dell’inconscio.
Di seguito le tappe del suo percorso umano e professionale.

SETTANTA. Il primo rapporto con l’arte visiva fiorisce all’Istituto d’Arte e all’Accademia delle Belle Arti a Firenze, dove si forma come Maestro d’Arte interessandosi alla pittura murale e alla scenografia teatrale, esperienze che segneranno profondamente la sua estetica. Spinto dalla voglia di guardare la realtà da un punto di vista non convenzionale, alla continua ricerca di nuove forme espressive, nel 1975 sceglie la fotografia come altro mezzo di comunicazione visiva e di professione, dedicandosi al settore commerciale e successivamente a quello industriale e dell’arredamento.

OTTANTA. L’apertura all’universo della pellicola arricchisce il bagaglio con cui nei primi anni Ottanta si trasferisce a Roma, per intraprendere nuovi percorsi. Inizia a produrre immagini di moda, hair fashion, beauty, glamour, lavorando per la Pubblicità, nell’industria per aziende e per stilisti internazionali (tra gli altri, l'Oreal, Wella, Dr Elmy, Revlon, Più Uno, Challois, Fina Petroli, Radim, Menarini, Wyeth, Johnson&Johnson, Tony & Guy Italia, Selvaggio Team, Olimpo, Silkey International, Matrix, R3, Maxindue, Telecom). La sua attività inizia a essere seguita con attenzione dagli osservatori specializzati che gli dedicano attente recensioni, e lo porta a collaborare e pubblicare per riviste nazionali e internazionali di cui firma numerose copertine (tra le altre Play Boy, Passion, Luxuria, Trend, Estetica, La Griffe, Zeffiro, l'Espresso, ICE, Moda, Gusto, Mondadori, Life Photographers, Reflex, Zoom, Il Fotografo, Alto Peinado). In questo periodo dirige anche videoclip e vari spot, assumendo il ruolo di art director e graphic designer in importanti campagne pubblicitarie (tra gli altri, per Devil, Expo Moda Estetica, Jalyd, SilKey).
Segue un ciclo intenso di viaggi per il mondo, in veste di ideatore e direttore di spettacoli creativi e cortometraggi originali per l’Hair Fashion e aziende del settore, che lo fanno conoscere nel panorama europeo e d’oltreoceano, soprattutto come fotografo creativo neopittorealista surrealista. Il suo modo di fotografare, improntato alla ricerca filosofica del bello, viene condiviso dal vasto pubblico che accorre ai numerosi seminari e workshop di fotografia sul glamour e il nudo, che ha tenuto in tutta Italia dal 1982 al 2000 (tra gli altri, Siaf, Photocine80, Festival Internazionale di Fotografia, Kodak, Agfa, Polaroid, Fiaf, Gruppo Frabel, Fotoincontri, Fotosalone dello Stretto, Istituto Europeo Design, HI-Pro Consulting).

NOVANTA. Appassionato esploratore della ComputerGrafica, agli inizi degli anni Novanta si dedica al nascente mondo di internet e in collaborazione con Unidata spa progetta i primi portali e siti sperimentali (187, Nestlè, Hairfashion.it, FotografiItaliani.it, CNA.it, FLAI CGIL, ALPA, ect.). Intuendo le potenzialità della piattaforma virtuale in campo professionale, fonda una società di servizi operativa ancor oggi nell’ambito della comunicazione multimediale, di cui è art director. Nello stesso periodo, ha l’onore di realizzare alcuni ritratti a Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, incarico ricevuto in occasione dell’anniversario di un’importante congregazione religiosa romana.

DUEMILA. Nei primi anni Duemila, segnalato da una giuria specializzata di 164 Paesi, è l’unico fotografo europeo a ottenere una nomination alla sezione “Fine Art Professional” del °4th Annual Black & White Spider Awards, premio Internazionale della fotografia in Bianco nero con la sua opera «Humanitas» (di prossima in Italia). Successivamente si interessa al reportage sociale e alla narrazione filmica del mondo e dell’uomo, nel suo contesto urbano e di relazioni. Parte di questo materiale, è pubblicato periodicamente sulle pagine di parzialmenteliberi.it e costituisce la sua attività di blogger, finalizzata alla condivisione senza barriere di pensieri, opinioni, riflessioni e considerazioni, oltre che si immagini e video autoprodotti.

Nel
2012 fonda la casa editrice AlbavisiON, dando al progetto editoriale la forma di un laboratorio aperto, creativo, finalizzato alla ricerca artistica e al dialogo fra i vari mezzi espressivi legati all’arte visiva, coinvolgendo autori, artisti, fotografi, illustratori, scrittori, poeti, musicisti ed esperti in linguaggi multimediali, in base a una visione del libro stesso inteso come opera d’arte multimediale espressa a più voci.


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